Festival Spaziomusica 2011 (30° Edizione)
ROOM 186, performance di teatro musicale
commerce musical et amoureux (1985) tratto da Conversations di Georges Aperghis
Françoise Rivalland, voce; Alessandra Giura Longo, voce; Alessandro Olla, live electronics; Manuel Carreras, live video.
Cagliari 26 ottobre 2011, Centro Culturale Il Ghetto, ore 21
Io sento e scrivo questi testi come se fosse musica. Si tratta di una sorta di variazioni su temi che decompongo progessivamente e che diventeranno (ir)riconoscibili quando il testo sarà pronto. Così Aperghis in una intervista rilasciata nel 1990 spiegava il suo modo di lavorare con le parole, elemento quasi sempre presente nelle sue composizioni.
In Conversations l’azione di parlare e conversare cioè scambiarsi, commerciare delle parole, diventa il soggetto e l’oggetto di una composizione di teatro musicale. Le parole (in questo caso della lingua francese, sua lingua d’adozione) sono utilizzate come se fossero semplicemente dei suoni; essendo però per loro natura fortemente significanti rispetto ai suoni puri, generano un discorso ed un percorso che, pur sottomesso a regole musicali, veicola e trasfigura sensi identificabili. Li veicola nel caso in cui affiorano nel testo, sorta di grammelot del francese, parole di senso compiuto; li trasfigura nel caso in cui un’associazione di suoni vocali crea nell’ascoltatore la sensazione di comprensione e quindi la costruzione soggettiva di una sorta di narrazione; li nasconde del tutto nel caso in cui i fonemi utilizzati non formano parole di senso compiuto. Ciò avviene attraverso un processo ludico di trasformazione delle parole che permette di mascherare il linguaggio e attribuirgli dei sensi altri: è come se il materiale verbale venisse disseccato e reso permeabile ad una logica musicale che lo pervade e lo rimodella.
Per descrivere questo tipo di procedimenti il musicologo Daniel Durney parla di “perversione del senso attraverso il suono”.
Conversations è dunque un puro mondo di parole fatto di concatenamenti e associazioni sonore fra agglomerati di lettere, di sillabe, di suoni vocali a volte elaborati elettronicamente, che propongono allo spettatore la ricerca di un senso fra tutti i sensi possibili che affiorano durante lo snocciolarsi del testo.
Per rendere comprensibile al pubblico italiano un esempio di questo trattamento del testo, abbiamo fatto delle traduzioni (dove possibile) o pseudo-traduzioni di alcune delle Conversations, cercando di adattare le regole del gioco di Aperghis alla lingua italiana.
La prima rappresentazione di Conversations, messa in scena dallo stesso Georges Aperghis, ha avuto luogo nel 1985 e vedeva come interpreti intenti a conversare intorno ad una tavola imbandita, gli attori Edith Scob e Michel Lonsdale con il percussionista Jean-Pierre Drouet.
Il contesto teatrale che noi abbiamo scelto come vedrete è molto diverso, meno quotidiano e un pò misterioso, un pò scientifico, un pò poetico o le due cose insieme, arricchito da riprese video in diretta con una sorta di teatrino di oggetti ed elaborazione elettronica dell’immagine.
Bio
Françoise Rivalland, percussionista francese, ha studiato con Gérard Hiéronimus, Francis Branna, Gaston Sylvestre et Jean-Pierre Drouet. Ha inoltre studiato lo zarb con Dariush Tari e direzione d’orchestra con Dominique Rouits e Jean-Louis Gil. Nel 1989 scopre e impara a suonare da autodidatta il zimbalon. Interprete di musica contemporanea, a volte in piccole formazioni orchestrali ma soprattutto in gruppi da camera e come solista, lavora con diversi gruppi e festival internazionali di musica contemporanea, spesso collaborando con compositori nella creazione ed interpretazione di numerosi brani. Fra gli altri, Carlos Roque Alsina, Georges Aperghis, Luciano Berio, John Cage, Francis Courtot, Morton Feldman, Brian Ferneyhough, Luc Ferrari, Bruno Giner, Vinko Globokar, Klaus Huber, Maurizio Kagel, Gyorgy Kurtag, Helmut Lachenman, Michael Nyvang, Yoshihisa Taïra, Iannis Xenakis, Susumu Yoshida. Come direttrice d’orchestra ha diretto musiche di Aperghis, Boulez, Giner, Mozart, Mendelsshonn, Schumann, Stravinsky, Varèse ed altri. Suona regolarmente in duo con il percussionista Christian Dierstein e la violoncellista Sonia Wieder-Atherton. Nell’ambito dell’improvvisazione suona in trio con la contrabassista Rozemarie Heggen ed il pianista Michel Maurer, nonchè con Hans Tutschku al laptop. Il suo interesse per la drammaturgia, i rapporti fra testo, musica e gesto e la appresentazione teatrale l’ha condotta a lavorare spesso per il teatro (René Daumal, Samuel Beckett, ecc…) e la danza (Sylvain Prunenec, ecc…), come regista, interprete o per creazioni musicali. Dal 1987 partecipa a numerosi spettacoli di Georges Aperghis (Enumérations, Jojo, La baraque foraine, La fable des continents, film de Hugo Santiago, H litanie égalitaire, Commentaires, Entre chien et loup, ZigBang Parade), sia come assistente musicale o alla regia, sia come interprete. Nel settembre 2004, è stata chiamata alla Haute Ecole des Arts di Berna (Svizzera), per creare un corso di teatro musicale, di cui è attualmente titolare. Co-fondatrice del gruppo S:i.c. ( Situation : Interprètes et Compositeurs ) che privilegia il lavoro di interpretazione della musica da camera contemporanea, ne è stata direttrice artistica dal 1986 al 2009.
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Alessandra Giura Longo è nata a Matera dove si è diplomata in flauto presso il Conservatorio “Duni”. Si è perfezionata in seguito con Marianne Eckstein e con C. Klemm, A. Nicolet (flauto) F. Ferrari, H. Schellenberger (orchestra e musica d’ insieme) Vinko Globokar (musica contemporanea) Alvise Vidolin (musica elettronica), Georges Aperghis e Annette Sachs (teatro musicale contemporaneo). Ha studiato tecnica vocale con Geneviéve Yans Barboni e Imaculada Pacheco. Nel 1993 ha ricevuto da A. Nicolet una borsa di studio presso l’ Accademia Chigiana di Siena. Ha studiato Discipline della Musica presso l’ Università di Bologna ed è attualmente dottoranda presso l’Università di Evry-Val-d’Essonne (Parigi). Dal 1993 al 2001 ha vissuto e lavorato a Ponta Delgada, nelle isole Azzorre, insegnando presso il locale Conservatorio e presso l’Università delle Azzorre, oltre a svolgere intensa attività concertistica. Attualmente insegna Musica da Camera presso il Conservatorio di Cagliari. Ha suonato come solista, in diverse orchestre italiane e portoghesi ed in numerosi gruppi da camera dal duo al sestetto, nonchè in diversi ensemble vocali con repertori che spaziano dal medioevo ai giorni nostri, pur privilegiando l’interpretazione della musica contemporanea. Ha inciso per la RAI 3, per la RTP-A (televisione portoghese) e per la OWL records di Parigi. Dal 1988 a tutt’oggi crea e interpreta performances di musica e teatro da sola o in collaborazione con altri artisti (Candace Smith, Eduardo Sérgio, Angelo Tripodo, Giovana La Maestra, Carmen Panarello, Michele Lomuto, Alessandro Olla, Francesca Massa, Silvia Corda, Carla Onni, Françoise Rivalland). Nel 1996 fonda con altri musicisti portoghesi il Rubbatto Mobile Ensemble, gruppo di teatro musicale e improvvisazione radicale, con cui partecipa al “Tournoi de Improvisation Musicale di Poitiers” (Francia, 1997 e 1999). Nel 1993 e 1994, insieme a C. Smith è stata direttrice artistica del festival MiniMus per il Teatro delle Moline di Bologna e co-fondatrice di Selenikos ensemble per la musica contemporanea. Lavora in diversi spettacoli teatrali in veste di musicista, attrice e autrice dei testi.
Alessandro Olla, compositore, pianista e performer. Si interessa al suono e alla musica dall’età di 5 anni, studiando pianoforte e registrando sin d’allora panorami sonori con un radioregistratore Grundig. Dopo aver seguito gli studi classici in pianoforte, composizione e musica elettronica, si distacca da una visione accademica della musica per iniziare un percorso artistico attraverso la sperimentazione, l’improvvisazione e l’elettronica, svolte non solo in campo musicale ma anche teatrale e video. Ha realizzato performance musicali, installazioni e concerti in Europa, America e West Africa. Ha suonato in festival internazionali e con artisti di spicco nella scena. Particolarmente attivo in ambito teatrale, ha composto musiche originali per la radio, la televisione, il cinema, la danza e realizzato interventi di sonorizzazione. www.aleolla.it
Manuel Carreras Manuel Carreras, è un’artista multimediale che si occupa principalmente di video, luci e sistemi interattivi, alla costante ricerca di nuove relazioni tra movimento suono e immagine. Attivo in diversi progetti, collabora con musicisti, performers, video artisti. I suoi lavori nascono dall’unione tra arte digitale, programmazione, manipolazione video e generazione in tempo reale. Fa parte insieme ai Signorafranca e altri artisti dell’associazione culturale/collettivo Quit che si occupa di produzione e formazione nell’ambito dei nuovi media digitali. Collaborazioni/progetti: InStruMental (Ooffouro, Signal Festival), In.Stan.T (Ooffouro), oXA (Exagonal+o00o), Sophien Stasse (Spaziodanza, TiConZero), WBNR‐ L1 (Ouroboros Teatro), Ceiling (Quit), Luce/Buia (Compagnia Lucido Sottile), Korrespondenz Karte (Spaziodanza), Incandescent (SDNA), Carpet (Quit), Tlight (Quit), Mental Traffic (Spaziomusica), Moex Ensemble (TiConZero). Festival/rassegne: AV Festival 10 (Sunderland, UK), Duncan Center Theatre (Praga), SeasideVibe (Centro Culturale Lazzaretto, Cagliari), Movimenti ’09 (Teatro Fondamenta Nuove, Venezia), Premio Equilibrio 2009 (Auditorium Parco della Musica, Roma), Festival Ipercorpo ‘07 (Magazzini Interstock, Forlì), Audiovisiva 5.0 (Magazzini porta di Genova, Milano), LPM Live Performers Meeting ‘08 (Roma), Kultuuritehasse Festival ‘08 (Tallinn, ESTONIA), Autunno Danza ‘08 (Cagliari), Signal Festival (Cagliari), Music In Touch (Cagliari), Marmilla Mille Emozioni (Villaverde, Baradili). www.myspace.com/vjo00o – www.quit‐project.net
Ingresso libero